Casa Museo Monticello Amiata/ Settembre 7, 2021/ Iniziative/ 0 comments

Ramiro nasce, da famiglia numerosa, il 19 marzo del 1915 a Monticello Amiata.
Trascorre l’infanzia nel suo paese, frequenta la scuola fino alla terza elementare e
già da ragazzino svolge i primi lavori in campagna.
Fa il militare nel modenese e durante la seconda guerra mondiale viene richiamato
per essere impiegato nel Montenegro. Anche sotto le bombe scrive poesie e lettere,
senza perdere il suo umorismo.
Nel secondo dopoguerra si dedica al commercio di animali: partiva con i fratelli a
piedi per l’intera provincia in cerca di asini e vitelli. In questi anni si sposa con Gina
e nel 1984 nasce il figlio Silvio.
Nei primi anni Cinquanta è prima mezzadro e poi contadino nella propria terra.
Negli anni Sessanta finalmente compra un piccolo podere e continua a commerciare
col bestiame: in prevalenza vaccine,perché i somari , ormai, erano stati sostituiti
dagli api.
Era conosciuto in tutto il paese per le sue poesie e sopratutto per il suo modo di
vivere: sempre allegro, pronto al saluto e alla parola.
Per l’intera sua vita si è dedicato ai malati e agli anziani del suo paese, cercando di portare, con le quotidiane visite, affetto e buonumore.
Quando pioveva e i campi gli concedevano riposo, si sedeva nella stalla,

accanto al somaro, e scriveva.
Ha pubblicato, con l’aiuto di amici, tre libri di poesie e una rilettura delle sacre
scritture. Era proprietario di un sapere tanto comune una volta, tanto raro oggi:
quello dell’esperienza di vita e di lettura. Conosceva tutta la Divina Commedia
a memoria.
È stato per il suo paese un uomo semplice, umile, e per questo tanto amato: ogni
strada e ogni chiasso portano la sua impronta, ogni piazza la sua allegria, ogni volto il suo sorriso.
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